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Introduzione

 

 

HOME LETTERATURA AD AGELLUM NUM 2 INTRODUZIONE

 

 

"Ad Agellum" si ripresenta. Il secondo numero è giunto alla sua pubblicazione, dando corpo alla speranza che un anno fa, alla prima uscita, avevamo prospettata. Ciò grazie, ancora una volta, all'intervento del Comune di Aiello e della Fondazione CRUP, che hanno sostenuto questa iniziativa.


Si ripresenta pure per l'interesse che il primo numero ha suscitato nella cittadinanza ed anche fuori dai confini comunali, il che non può che fare piacere e portare soddisfazione.
Si ripresenta con una corposa serie di interventi che si riferiscono ad ambiti ed argomenti storici diversi, che toccano e riguardano il passato delle nostre comunità, sempre, però, con l'intendimento di non essere solo mere curiosità, ma motivi di approfondimento e di riflessioni su problematiche in qualche modo utili al nostro avvenire.
Come nella precedente uscita, le tematiche archeologiche hanno un posto ed un ruolo non secondari, legati a ricerche che negli anni si sono venute dipanando o che recentemente hanno potuto avere luogo, in ogni caso offrendo motivi di conoscenza e di ulteriore stimolo all'indagine.
 

 

 

Maurilio Tramontini presenta un'interessante ipotesi sulla centuriazione d'epoca romana di questa zona, facendo notare come innumerevoli emergenze religiose cristiane, costituite da chiese od edicole sacre, siano sorte su tale organizzazione del territorio o ne siano spia, ipotesi certo che l'archeologia regionale deve meditare profondamente.
Gianluca Cornar centra la sua attenzione, invece, su di un bollo laterizio romano ritrovato in passato a S. Vito al Torre.
Gianluca Tramontini parla dei ritrovamenti archeologici d'epoca romana in località Crist, che testimoniano una presenza abitativa importante. L'intervento è ricco di spunti e foriero di nuove attenzioni a tale area.
 

Ancora archeologia, ma rivolta all'epoca medievale, quella di cui si parla nell'articolo di Angela Borzacconi e Cristiano Tiussi, articolo che tratta delle recentissime campagne di scavo alla chiesa di S. Nicolò o dei Caduti, scavi che hanno rivelato parte delle antiche fondamenta, alcune tracce degli affreschi quattrocenteschi e, cosa ancor più interessante, una fibula d'epoca altomedievale, testimone della presenza slava in loco.
Con ciò si confermano ipotesi precedentemente sviluppate, ma che vanno ora trovando maggior base documentaria.
Bruno Micali, in collaborazione proprio con Cristiano Tiussi, parla dell'attività di artigiani di Aiello e Joannis nella ristrutturazione cinquecentesca del campanile di Aquileia. Ulteriore prova della vitalità storica dell'artigianato locale, che ha rappresentato e rappresenta un elemento qualificante dei nostri paesi.
 

Torna poi Gianluca Cornar con un articolo che completa quello pubblicato nel precedente numero di "Ad Agellum". Là erano state passate in rassegna le case di Aiello con i rispettivi proprietari, quali emergono dal catasto napoleonico del primo Ottocento. Qui lo stesso percorso viene fatto per Joannis, mettendo in luce proprietà e particolarità del tessuto abitativo del paese.


Un altro completamento di quanto già scritto nella prima uscita è costituito dall'intervento di Stefano Perini su Pascolo di Joannis, brigante seicentesco, autore di rapine sull'Ausa, personaggio di cui qui si narra l'uccisione come epilogo di una vita violenta.
Perini tratta poi delle ricche pietanze che la parrocchia di Aiello offrì ad alcuni arcivescovi all'atto delle loro visite pastorali nel Settecento e della fiera di S. Carlo, come appare nelle, purtroppo brevi, note diaristiche del conte Francesco di Toppo, riguardanti gli anni '30-'40 dell'Ottocento.
 

Completano il numero due corposi articoli, uno, a firma di Maurilio Tramontini, l'altro di Alfredo Furlan. Tramontini ricostruisce e illustra i percorsi che le rogazioni seguivano nel loro itinerare attraverso le campagne di Aiello e dei paesi vicini. Ricostruzioni che hanno la loro importanza non solo nel campo della storia religiosa, ma anche come elemento di riflessione su vecchi itinerari, persistenze antiche, definizioni di confini.
Furlan, quale frutto di lunghe ricerche, ci presenta, con dovizia di particolari, gli avvenimenti che hanno accompagnato uno dei bombardamenti di Udine nel gennaio 1944. Azione militare che ha visto i nostri cieli attraversati da aerei statunitensi, italiani e tedeschi, alcuni dei quali caduti nelle campagne circostanti.

 

 

 

Le numerose illustrazioni e la cartografia che accompagnano tutti questi articoli rendono ancora più pregnanti, completi e fruibili gli argomenti che vi sono trattati. Questi coprono due millenni della nostra storia, credo offrendo, ancora una volta, densi motivi d'interesse e di approfondimento, per chi vi si voglia in essi calare, e mostrando quante angolature e prospettive possano ancora emergere dal passato (recente o remoto esso sia) del territorio e dei suoi abitatori.

 


Stefano Perini

Il coordinatore della

Commissione Comunale di Storia

 

 

 

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