Introduzione
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LETTERATURA
AD AGELLUM
NUM 9
INTRODUZIONE
Un nuovo numero di “Ad Agellum” ha visto la luce
ed è ormai il nono. Ciò grazie all’attività della Commissione Comunale
di Storia, che ha prodotto e raccolto vari interventi storici sulla vita
dei nostri paesi e del nostro territorio in genere e grazie
all’Ammi-nistrazione Comunale che ancora una volta ha sostenuto la
pubblicazione della rivista, credendo quindi nella bontà dell’iniziativa
che ha il fine di far conoscere sempre meglio le caratteristiche e gli
sviluppi delle nostre comunità nel corso del tempo. Con l’obiettivo
certo di presentare situazioni e momenti che possono suscitare interesse
o semplicemente curiosità, ma soprattutto di proporre materiale per
aiutare a creare o ad approfondire una conoscenza storica delle nostre
realtà, uno dei modi per formare una coscienza di appartenenza, direi
alle volte di orgoglio di essere parte di un retaggio e di uno sviluppo
che ha la necessità però di essere continuato e magari implementato. Ad
esempio nel 2024 sono caduti i duecentocinquant’anni di presenza
continua dell’istruzione scolastica ad Aiello.
Una dimensione temporale e di continuità che ben pochi dei paesi della
nostra entità possono vantare. Un motivo di orgoglio quindi, ma anche
uno stimolo per prendere coscienza della necessità di difendere questo
patrimonio in un periodo in cui le cose si fanno sempre più difficili
per il calo delle nascite e le volontà di ridimensionamento al solo
scopo di risparmio. Che questa non sia una mera ipotesi lo testimonia il
fatto che l’Istituto Comprensivo di Aiello, che nel 2024 doveva
festeggiare i venticinque anni dalla sua istituzione, ottenuta con
fatica e impegno dall’allora Amministrazione Comunale, verrà inglobato
nell'Istituto di Palmanova, perdendo la sua autonomia. Una vicenda
simile a quella della Società Polisportiva Aiello che nel 2018, quando
doveva ricordare il secolo di vita, ha cessato l’attività. Resta il
passato, ma non ci sono più il presente e il futuro.
Quel passato che “Ad Agellum” scandaglia nelle sue più varie
sfaccettature.In questo numero diamo con piacere il benvenuto a tre
nuovi collaboratori. Il primo che citiamo è il dott. Jacopo Bordignon,
già da tempo membro attivo della Commissione di Storia, ma che vede per
la prima volta due suoi interventi pubblicati sul nostro quaderno. Il
primo che ci presenta un componimento in rima del 1850 in cui un
aiellese è posto a rappresentare la fedeltà all’Austria, probabilmente
perché il paese era visto proprio in quest’ottica, il secondo che
tratteggia la figura di Ludwig Schivitz von Schivitzhoffen, un
funzionario asburgico importante per i suoi repertori genealogici
nobiliari della Contea ancor oggi utilissimi per gli studiosi locali.
Vi è poi il marchese Gordio Frangipane Strassoldo, che ci presenta i
legami tra la famiglia comitale degli Strassoldo di Joannis e i Lazzari,
famiglia non nobile, ma intraprendente e ricca, stabilitasi nelle nostre
zone.
11 terzo è l’ingegner Bruno Chiaranti, che, come Frangipane, trova
nell’archivio familiare materiale per seguire nei gorghi della Grande
Guerra il percorso di Bruno Zandegiacomo tra vita militare e
internamento. Vicende del primo Novecento, mentre a epoche molto più
lontane ci porta Gianluca Tramontini parlandoci della villa romana
scoperta parecchi decenni fa in località Prati. Continua in questo modo
una delle costanti della nostra pubblicazione: la presentazione di
realtà dell’età antica con i loro diversi reperti che ad Aiello sono
emersi. Conosciute anche per la presenza di tanti competenti
appassionati che il nostro paese può vantare.
Per il resto è ancora l’età contemporanea a farla da padrona nei vari
interventi che caratterizzano questo numero di “Ad Agellum”. Nuovamente
Tramontini parla del ponte della Stretta, oggi sparito, ma ancora ben
vivo nella memoria di chi non è giovanissimo. Gianluca Comar,
continuando nel suo lavoro di approfondimento sulla Gendarmeria
austriaca, ci fa conoscere un gendarme perteolese, descrivendolo in
tutto il suo percorso di servizio tra Friuli e Istria.
Bruno Micali passa in rassegna le lapidi che ad Aiello e Joannis hanno
soprattutto narrato la versione irredentistica-italiana della storia
recente, mentre Alfredo Furlan in un ampio contributo sintetizza tutte
le incursioni aeree che nel secondo conflitto mondiale hanno interessato
la Bassa friulana orientale. Un lavoro basato su un suo lungo impegno di
ricerca negli archivi dei principali Stati coinvolti nella guerra e che
certo rappresenta una novità.
Stefano Perini ricorda il momento in cui, nel 1942, l’edificio del
Castello stava per diventare il municipio di Aiello. Opportunità non
concretizzatasi, ma utile per conoscere lo stato degli stabili in quel
torno di tempo. Lo stesso autore poi in un ulteriore intervento parla
dei caduti aiellesi morti nella Grande Guerra in divisa italiana.
Persone note e meno note, la cui presenza sulla lapide ad essi dedicata
nel 1925 è in qualche caso una forzatura nata dalla necessità di
rimpolparne le file.
Come in tutti i precedenti numeri chiude il volume la rubrica
“Recensioni e segnalazioni”, curata da Stefano Perini, che ancora una
volta presenta una ricca messe di libri e articoli che in qualche modo,
alle volte più ampio o alle volte solamente limitato, parla dei nostri
due paesi. Non dimentichiamo la parte iconografica che illustra
visivamente quanto narrato e che pure in questo caso tiene fede a un
impegno di “Ad Agellum”, quello di essere anche da questo punto di vista
un valido strumento di divulgazione. Dunque la nuova uscita di “Ad
Agellum” contiene molti stimoli per chi voglia approndire la nostra
storia, senza trascurare chi ad essa si accosta per il semplice piacere
di conoscere tanti risvolti del nostro passato.
Un grazie a tutti i collaboratori, in particolare ad Alfredo Furlan che
come sempre ha curato con impegno e precisione l'impaginazione della
rivista
Stefano Perini
Il coordinatore della
Commissione Comunale di Storia
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